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Natale 2018

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Il 2018 è stato un anno difficile per molti, lo è stato anche per me, ma cerco sempre di guardare ai fatti contingenti come a qualcosa di passeggero e di fare il meglio che mi è possibile, il risultato è nelle mani di Dio.
Qualcuno diceva infatti: “Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio”.
Questa consapevolezza, unita al fatto che la vita è un battito di ciglia rispetto all’eternità, mi ha sempre aiutato a guardare le cose con un certo distacco.

Arrivato alle ultime ora della vigilia del Natale eccomi quindi a chiedermi come salutare gli amici, sia quelli della vita reale tanto quelli virtuali (che a volte sono più reali dei primi) augurandogli qualcosa di più di un banale “Buon Natale” o “Buone feste”, ai quali si risponde solitamente con un altrettanto banale “Grazie, anche a te e famiglia”.

Natale significa Dio che entra nella storia dell’uomo, e questa è la notizia più importante di tutte, senza della quale tutto il resto è noia.

Visto che non sono molto bravo a scrivere uso due amici per spiegare meglio il concetto.

Costanza Miriano ci spiega che non (solo) i perfetti entreranno nel regno dei cieli: https://costanzamiriano.com/2018/12/24/beato-chi-non-funziona-2/

Licio (Giuseppe Argelli) in meno di un minuto spiega la teologia della salvezza: https://www.evelone.it/2018/12/24/ci-si-salva-da-soli/

Auguro a tutti (proprio tutti, anche a me stesso) che questo Natale ci renda un pò più consapevoli del Mistero che fa tutte le cose.

«Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio» (cfr Pedro de Ribadeneira, Vita di S. Ignazio di Loyola, Milano 1998).

PS: allego una foto di gattini visto che questo attira simpatia da tutti

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